Vega, “Signora” della rievocazione!

a cura di Susanna Tartari

fotografie di Alessandra Tognarini

Nell’aprile del 2016 iniziavamo la rubrica Gli animali nelle rievocazioni storiche, raccontandovi di Vega e del suo cavaliere, Renato di Marcantonio (qui l’articolo). Oggi, come e più di allora, siamo convinti che la rievocazione storica non è fatta solo da uomini e donne, ma che vi siano delle creature speciali che contribuiscono a far ancora più bello ed interessante ciò che viviamo e vediamo. Queste creature, cani, cavalli, falchi o furetti che siano, diventano parte della società che viviamo e, quando accade che ci lasciano, non possiamo rimanere indifferenti. Vega ci ha lasciati alcune settimane fa e, oggi, noi di Rievocare, la vogliamo onorare ricordandola attraverso il racconto di colui che è stato il suo cavaliere.

Renato, abbiamo vissuto assieme a te il grande dolore della perdita di Vega, ma sappiamo che ora tu vuoi raccontare chi era questa meravigliosa cavalla……Ci sarebbe tantissimo da raccontare su Vega, ma voglio limitarmi a raccontare brevemente l’impronta che ha lasciato. Vega non è stata una cavalla qualsiasi. Lei è riuscita ad entrare in punta di piedi e con estrema dolcezza, nel cuore di tantissime persone e, a quanto pare, non solo a Firenze. Di questo ne sono davvero felice. Coraggio, dolcezza, testardaggine e simpatia hanno caratterizzato questa meravigliosa creatura che, posso dire con orgoglio, è entrata nella storia delle attività rievocative fiorentine. Vega era una cavalla estremamente socievole, non amava stare da sola ed impazziva per i bambini. Sono tanti i bambini che l’hanno conosciuta, e sono sicuro che la ricorderanno per sempre.”

Nel 2016 raccontammo della malattia che colpì Vega, dove tu non l’abbandonasti per un secondo, e della sua ripresa. Come sono stati questi anni assieme a lei? “Vega si era ristabilita perfettamente e sono stati anni divertenti e anche molto emozionanti. Eravamo tornati ad allenarci con continuità, sia nel lavoro in piano che nell’addestramento con l’armatura e la lancia, in modo da tornare ad essere competitivi in giostra il prima possibile, e c’eravamo anche riusciti. “Sul piano agonistico conta che avrebbe avuto ancora tre anni pieni di grandi soddisfazioni. Il nostro veterinario ne era certo, e questo mi motivava tantissimo in vista dei progetti di giostra futuri.”

Quando pensiamo ad una Giostra Cavalleresca, pensiamo a qualcosa di maschile, di forte. Ed ecco, Vega, la “Signora” della “Giostra di Madonna Libertà”. Vi erano altre cavalle a giostrare? Come è stato il suo rapporto con la Giostra e chi le stava attorno? Lo abbiamo già detto, ma vorrei che tu lo ricordassi ancora con tutto l’amore che hai per lei.Si, fa piacere ricordare Vega come una protagonista delle giostre in Piazza Santa Croce a Firenze, grazie ovviamente al lavoro iniziale di coordinamento, svolto della nostra Associazione Compagnia del Lion d’Oro. Le due Vittorie avute in Piazza Santa Croce forse sono quelle che hanno segnato la sua storia e vado fiero di averle ottenute con i colori degli Azzurri di Santa Croce, il nostro Quartiere. La prima vittoria fu nella giostra a squadre e poi nel “testa – testa” con il Cavaliere dei Bianchi di Santo Spirito. Momenti indimenticabili, anche per come riuscimmo a vincere. Vega fu davvero straordinaria. L’ultima giostra nello scontro diretto Azzurri – Bianchi fu estremamente particolare, perchè sia io che l’altro Cavaliere  giostratore ci presentammo in piazza con due esemplari di frisone femmina, il che rese la contesa ancora più interessante.”

Non ci crederai, ma per noi, Vega era immortale e la notizia della sua morte ci ha colpito tantissimo. Nella diretta FB che hai fatto dopo una settimana, hai detto che desideri istituire un Memorial in suo onore. Ovviamente noi siamo già con te, ma ci puoi dire che cosa hai in mente?Lo so, la sua scomparsa ha sconvolto tutti. Io personalmente, la sua presenza, riesco a sentirla ancora al mio fianco, solo che non posso più accarezzarla. Si, è in via di realizzazione una piccola “opera commemorativa artigianale” in memoria di Vega, che verrà presentata al pubblico appena ultimata. L’idea è quella di dare la possibilità a tutte le persone che l’hanno conosciuta e voluto bene, di stare insieme un sabato pomeriggio in un luogo speciale, in modo da condividere i bei ricordi avuti con lei e poterla salutare come merita. Lo so, non ti ho dato molti dettagli. Solo perché stiamo lavorando ad una bellissima sorpresa.”

Noi tutti non dimenticheremo mai la splendida Vega, ma, come hai detto nella diretta, bisogna andare avanti. Hai voglia di dirci quali saranno i tuoi progetti futuri?Guarda, non è un segreto, volevo veramente mollare tutto. Non volevo più sentir parlare di cavalli, di giostre in armatura e di rievocazione storica, nella maniera più assoluta. Poi è successo quello che mai avrei immaginato. Un’enorme vicinanza da parte di tantissime persone, e soprattutto da parte dei tesserati del mio quartiere fiorentino, Azzurri di Santa Croce. Inevitabilmente tutto questo mi ha fatto riflettere moltissimo. Ho pensato a tutto il lavoro svolto con Vega in questi anni in nome dell’antica Cavalleria, a tutte le persone che hanno creduto in noi e a questi importanti valori che abbiamo provato a trasmettere con gioia e determinazione, anche nei momenti più difficili. Ho ricordato che siamo stati fortunati, io e Vega, ad essere diventati gli strumenti di un messaggio più grande di noi; un messaggio che non morirà mai se portato in alto con il cuore e senza mai essere giudicato. E’ qualcosa di talmente grande che va oltre me e Vega, e che non merita di essere messo da parte per mero egoismo, non è quello che in cuor mio sento veramente. Sto riuscendo, piano piano, a mettere da parte il dolore ricordandomi da dove sono partito. Sono consapevole di far parte di un meraviglioso progetto che ho sposato sin dalla giovane età, quindi non c’è più tempo per guardare a ieri, devo solo rimboccarmi le maniche per oggi e sorridere con positività al domani. Ebbene sì, vedo nel mio futuro, un altro cavallo che rappresenterà un nuovo importante capitolo e guai a considerarlo il sostituto di Vega. Vega sarà per sempre insostituibile. Posso anticipare che non sarà un frisone e quasi sicuramente non verrà scelto in Italia. C’è già chi sta lavorando, in silenzio, per scegliere il mio nuovo compagno di avventure e devo dire che sono molto fiducioso. Anche se siamo consapevoli che ci vorrà un po’ di tempo per scegliere il nuovo cavallo degli Azzurri di Santa Croce.”

Grazie Renato, compagno di giochi di Vega e suo maestro di Giostra… o forse, è stata Lei, maestra per tutti noi!

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